Riccardo Vecellio (Segate, Varese- Italia)
Riccardo Vecellio (Segate, Varese- Italia)
Vedo una voce che diventa cenere
Vedo una voce
che cammina sola, affranta, distrutta
sul sentiero del silenzio
sulla strada del vuoto
sulla brezza del vento.
La vedo, con passi stanchi,
viaggiare verso il niente
avvolta in un mantello di buio assoluto.
Poi si siede, triste,
su un pezzo di ghiaccio
che ha paura di sciogliersi
per udire ancora, sempre e solo rumori.
La voce vaga, solitaria,
affidando alle stelle più belle
il suo ultimo, estremo, tragico canto
che, pieno di limpida malinconia,
segue il pensiero di un antico sogno di nostalgia
facendomi rimanere d’incanto.
La voce vuole gettarsi via
non rivelare più al mondo la bellezza di una nota
che entra nel cuore
e ti fa vibrare l’anima.
Si perde sempre di più nel labirinto del silenzio,
nel turbine del dolore,
nel tunnel del terrore.
Ecco allora che la inseguo, veloce
tra le grigie nuvole.
La raggiungo
le tendo la mano
lei la afferra, forte,
per un attimo.
Poi, lentamente, svanisce
diventa polvere.
Cenere spenta che, anonima,
ancora oggi vola nel nostro cielo,
nel nostro rumoroso universo notturno.
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