2013, “Metapirata” di Emiliano Sergio Verga

2013, "Metapirata" di Emiliano Sergio Verga

Metapirata

DONNA     Come hai fatto a trovarmi?

PIRATA     Non ho mai smesso di cercarti.

DONNA     Non avresti dovuto.

PIRATA     Ti dispiace?

DONNA     Vuoi conoscere la verità?  Sono felice di vederti, ma sarebbe stato meglio se tu mi avessi dimenticata.

PIRATA     Perché?

DONNA     È finita. Accetta la realtà.
PIRATA     Non posso dimenticarti.
DONNA     Vorresti vivere per sempre di ricordi?

PIRATA     Voglio solamente ritrovare la mia felicità.

DONNA     Non ti illudere, nulla può tornare dal passato. Devi trovare nella realtà del presente la tua serenità, senza fingere che il tempo si sia fermato.

PIRATA     Sogno di rivivere quelle emozioni.

DONNA     Ogni attimo è unico e, come tale, ogni sentimento.

PIRATA     Le emozioni vivono per sempre nei ricordi.

DONNA     I ricordi non sono parte della vita.

PIRATA     Come puoi dire questo? Tu, proprio tu, parli di vita, di realtà? Tu? Un essere inanimato, un artefatto, la polena del mio galeone?

DONNA     (Silenzio.) L’unica in grado di ascoltare i tuoi pensieri.
PIRATA     (Silenzio.) Per questo sono tornato: devo ritrovare me stesso.
DONNA     Non è questo il luogo del tuo futuro.

PIRATA     No? Fra le teche di questo museo, io vivo per sempre.

DONNA     Non illuderti, tu non sei e non sarai mai eterno: un giorno lontano, tu morirai.

PIRATA     La mia gloria vivrà per sempre.

DONNA     Ancora confondi i ricordi con la vita: tu e le tue gesta passate siete ormai entità distinte, appartenete a mondi diversi. Il tuo ricordo vivrà, ma tu sarai solamente cenere.

PIRATA     Per questo devo vivere nuove avventure.

DONNA     Sì, ma lascia la tua vita da pirata fra le assi marce di un relitto abbandonato.

PIRATA     Quelle assi marce ti hanno incoronato regina negli oceani più lontani! È vero, il tempo si è nutrito del mio vascello, rimasto ferito nell’ultima epica battaglia. Una nuova nave, ancor più rapida ed imponente, può essere costruita, un nuovo equipaggio sarà assoldato: gli incubi ritroveranno il loro eroe.

DONNA     Eroe? Così facendo infangherai il tuo eroismo oscuro: sei la ridicola farsa di un vinto che rigetta se stesso.

PIRATA     Io sono un pirata.

DONNA     Un tempo, il tuo animo indomabile ed orgoglioso si è ribellato ad ogni forma di schiavitù ed ha dimostrato al mondo la potenza della libertà. Ora, invece, tu stesso hai deciso di rinunciare alla libertà, serrandoti prigioniero della tua fama, del tuo personaggio, del tuo passato.

PIRATA     Posso liberarmi da questa forma di prigionia, come tu la chiami, ma il mondo mi conoscerà come un pirata.

DONNA     Vorresti solo questo per la tua vita?

PIRATA     Non voglio essere dimenticato.

DONNA     È giusto che tu ottenga ciò che desideri. Tuttavia non devi permettere che uno stereotipo ti racchiuda e nasconda ciò che sei veramente. Tu, come ogni altra persona, sei un caleidoscopio di qualità, emozioni, idee, valori, debolezze: devi superare i tuoi confini ed essere più che un pirata.

PIRATA     Io sono nato per essere un pirata.

DONNA     Tu sei nato “uomo”: nulla è scritto del tuo destino, nulla ti è precluso.

PIRATA     (Silenzio. La donna resta immobile.) Nulla è scritto del mio destino, nulla mi è precluso. Il mio futuro è … l’orizzonte. (Silenzio.)  Da questo porto sicuro non vedo altro, solamente l’ignoto. Non c’è una rotta tracciata da seguire, una corrente, un refolo di vento: le mie vele sono sospinte dalla volontà e dai sogni; i sogni, sì, non le vane illusioni che celano la realtà. La mia mano si distenderà a perpendicolo lungo la fronte per scrutare lontano, non per distogliere lo sguardo. Basta bugie, basta inganni. Non devo più chiedere consiglio ad una statua di legno: conosco la risposta, la mia vita. Una vita che non è, e nemmeno è mai stata, l’essere soltanto un pirata. La vita è molto più di questo. (Il pirata si toglie il cappello e lo appoggia ai piedi della donna.) Salperò alla volta del mio futuro e ci riuscirò, troverò la mia meta: il mio posto nel mondo. (Esce.)

DONNA     (Silenzio. Dopo qualche istante di immobilità, la donna raccoglie il cappello del pirata.) Qualunque sarà il tuo posto, io ne sarò orgogliosa. Ti accompagnerò lungo una rotta che appartiene solamente a te. Nelle notti più scure, prima che i sogni siano dissolti dall’alba, tornerai ad essere un pirata… e proverai la felicità, rimembrando emozioni, in realtà mai vissute. Così troverai ogni giorno la forza di levare l’ancora e continuare a navigare: non importa a quale lido giungerai, ma i mari che avrai varcato.

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