Gabriele Sani
Gabriele Sani
I poeti muoiono
I poeti muoiono navigando tra le isole
a metà strada, viaggiando, sperduti
hanno dimenticato cosa cercavano,
o si accasciano sui marciapiedi,
in un attimo, senza accorgersene,
chiudono gli occhi e bam!, andati
i poeti muoiono a manciate, come mosche
i poeti muoiono in silenzio, per non disturbare
altri invece strillando come cani,
come se l’aria intorno potesse salvarli.
i poeti muoiono agli angoli delle strade,
accanto a te, nelle piazze, sciamando come formiche,
muoiono per un nonnulla, un soffio, un movimento falso,
quando gli chiedono ‘che ore sono?’, o ‘dov’è la stazione?’,
muovetevi con attenzione, potreste ucciderne un paio
camminando per il centro.
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