Stefania Marchese (Italia – USA)

Stefania Marchese (Italia -USA)

Rumore dentro

La mia

Bocca è

Piena di

Acca.
Lettera
Muta.
Ma il cervello scoppia di suono distratto crepato sfacciato rotondo di spigoli caotici e il
Cuore muscolo insaziabile di parole liquide succhia sangue come petrolio a palla. Affamato.
Lingua
Secca
Come

Elettro

Ence

Falo

Gra

Mm

APiatto.

Ma frustrante fracasso di unghie su lavagne nere e coltelli arrugginiti su finestre ghiacciate dove le
Labbra non possono arrivare ed il rumore rimane dentro e rimbomba senza sbocco nei condotti.
Ed il rumore rimane
Dentro.
E fuori tormenta di ghiaccio e fuoco.

Stefania Marchese

Polvere di terra

Respiro il sapore denso della mia terra.

Metto radici.

Il fiume, olio fragrante di benedizione

Bagna i sandali con cui seguo le impronte dei padri.

Ma la polvere della memoria non viene lavata dai flutti.

Ricordo.

Il gusto saturo dell’uva matura

Le danze da baccanti estatiche

Intorno alla pira.

Un pugno di polvere rossa

Sul palmo asciutto della mano.

simboli divinatori,

fondi di caffé.

Bracciante,

I calli sulle mani non impediranno

I canti di ebbrezza all’imbrunire.

Respiro il sapore denso della mia terra.

Intorno alla pira.

Stefania Marchese 

Cenere alla pioggia

E poi finalmente

alzandosi

brució la tenda di velluto grigio topo

sbranata

da denti ingialliti di cani rognosi

straziata

putrefatta

da mosche suicide ancora ronzanti.

E poi finalmente

alzandosi

donó la cenere alla pioggia

ed il fumo al vento.

Mi lavó i piedi con acqua e sale,

e la testa con l’olio di rose,

e la bocca con foglie di menta.

Ed uscí.

E poi finalmente

alzandomi

ho aperto gli occhi

e sorridendo

cominciai a piangere.

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